SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------
9ª Commissione permanente
(Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare)
*24a seduta: martedì 21 febbraio 2023, ore 15
25a seduta: mercoledì 22 febbraio 2023, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
Interrogazioni
Seguito della discussione dei disegni di legge:
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO
MARTELLA - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali
Premesso che:
la società AkzoNobel, con sede centrale in Olanda, opera nel settore della produzione di vernici destinate all’applicazione in diversi settori, ad esempio nell'industria e nell'edilizia;
la società attualmente occupa in Italia circa 570 dipendenti così suddivisi: 348 lavoratori nel sito di Como, 110 a Castelletto sopra Ticino (Novara), 55 a Peseggia di Scorzè (Venezia), 36 a Genova, 16 ad Assago (Milano) e 5 a Torino;
il sito di Peseggia è dedicato in via principale alla produzione e commercializzazione delle vernici cosiddette wood (legno) e, per il restante, al confezionamento e distribuzione di adesivi per il legno;
in data 20 gennaio 2023 è stata data comunicazione dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 46 dipendenti considerati in esubero da AkzoNobel;
la motivazione addotta è la seguente: “I volumi produttivi dello stabilimento di Peseggia negli ultimi 5 anni sono costantemente diminuiti. Il gruppo AkzoNobel intende pertanto concentrare la produzione delle vernici Wood in paesi diversi dall’Italia dove, tra l'altro, esistono siti produttivi con impianti più efficienti”;
sulla base di quanto riportato dalle organizzazioni sindacali, la produzione sarebbe diminuita per alcune tipologie di prodotto in quanto trasferita all’estero, e al contempo sarebbero stati aumentati i volumi di altri prodotti;
rilevato che:
la comunicazione da parte dell’azienda ha carattere definitivo e al momento non sussistono prospettive né di cessione dell'attività né di reindustrializzazione del sito;
già nel recente passato il gruppo ha deciso di chiudere altre realtà in Italia privilegiando la produzione all’estero, come testimoniano i precedenti di Vicenza nel 2013 e Codogno (Lodi) nel 2019;
le organizzazioni dei lavoratori ritengono inaccettabile questa modalità di approccio da parte del gruppo e rivendicano la possibilità di trovare soluzioni alternative agli esuberi,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto riportato e quali iniziative intendano attivare per quanto di competenza per scongiurare gli esuberi e consentire il prosieguo dell’attività del sito di Peseggia salvaguardando gli attuali livelli occupazionali.
(3-00152)
MARTELLA - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali
Premesso che:
a quanto si apprende dagli organi di informazione e dalle notizie di ambiente sindacale, nel corso degli ultimi giorni sarebbero aumentate le preoccupazioni in merito al futuro dello stabilimento di Longarone (Belluno) del gruppo Safilo S.p.A., storica azienda italiana specializzata nella produzione di occhiali;
ipotesi di chiusura, come riportato da fonti sindacali, sarebbero emerse con una certa nettezza a seguito dell'incontro avvenuto il 26 gennaio 2023 presso la sede della Regione Veneto tra azienda e sindacati, alla presenza dell'assessore regionale per il lavoro Elena Donazzan;
l'impianto, realizzato anche sulla base di una precisa volontà di rilancio del territorio colpito dalla tragedia del Vajont, occupa ben 472 unità di personale, rappresentando così una delle realtà occupazionali più importanti della intera provincia;
rilevato che:
il disimpegno da parte del gruppo verso l'impianto bellunese si potrebbe concretizzare nonostante un quadro economico aziendale molto favorevole, con una capacità espansiva molte forte registrata nell'ultimo periodo, pari a circa l'11 per cento in più rispetto all'anno precedente;
sul sito vi sono state già nel corso degli ultimi anni misure di contrazione del personale,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario convocare i tempi rapidi le parti coinvolte presso un apposito tavolo ministeriale al fine di individuare soluzioni per scongiurare il disimpegno da parte del gruppo Safilo verso l'impianto di Longarone, salvaguardandone gli attuali livelli occupazionali.
(3-00179)